Un progetto di Sabina de Tommasi per il Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma

Il progetto si è sviluppato da febbraio a maggio 2010.
Questo blog è stato creato per riportare le varie tappe dei laboratori;
elencare le bibliografie costruite insieme ai partecipanti; mostrare foto e video;
dare modo di ascoltare la lettura dei brani scelti.

Dal 25 luglio al 12 agosto 2010 ha accolto alcune riflessioni e provocazioni sul tema dei teatri di cintura e in generale sul lavoro teatrale e culturale decentrato.
Ora vuole segnalare curiosità, percorsi di lettura, suggestioni, appuntamenti, tracce originali dei nostri viaggi. Mandate i vostri suggerimenti a tracciatidiviaggi@gmail.com

La serata di lettura condivisa di quest'anno al Teatro Biblioteca Quarticciolo si è tenuta il 21 aprile 2011. Titolo STORIE MINIME.



mercoledì 28 aprile 2010

Uscii....

Uscii soltanto per una passeggiata e alla fine conclusi con lo star fuori fino al tramonto. Trovai che andar fuori era in realtà entrare.
John Muir

lunedì 26 aprile 2010

Registrazione serata 23 aprile 2010 a TBQ

per chi c'era e ha voglia di riascoltare
per chi non c'era ed è curioso
per chi fa lunghi tragitti in macchina, in tram, in treno
per chi viaggia
e pure per chi sta fermo!
QUI si può ascoltare la serata di lettura condivisa Parole da viaggio
ed anche scaricare le letture in formato mp3
grazie a tutti i partecipanti
e grazie a Fusoradio.net
buon ascolto

venerdì 23 aprile 2010

Parole da viaggio: l'appuntamento è per stasera alle ore 19.00. "istruzioni per l'uso"

Tutti possono partecipare liberamente in qualità di ascoltatori, entrando e uscendo dalla sala del Teatro Biblioteca Quarticciolo a piacimento.
I lettori invece sono SOLO quelli che hanno partecipato agli incontri preliminari, concordando il loro pezzo con la regista Barbara Della Polla, o con l'assistente Fiona Sansone. I lettori - se possibile - sono pregati di essere in teatro almeno mezz'ora prima dell'inizio della serata.
Portate tutti gli amici che volete, l'ingresso è libero.
Chi proprio non può essere lì ad ascoltare può seguire la serata in diretta sulla web radio www.fusoradio.net.
Tra qualche giorno da questo stesso sito sarà possibile scaricare la registrazione dell'evento in formato mp3.

Siccome stare insieme significa condividere l'ascolto, ma anche un viaggio nei sapori e nei gusti di ognuno, preghiamo i lettori e gli ascoltatori di collaborare all'organizzazione della serata con un po' di vettovaglie!
Solo cose - dolci e salate - che si possano mangiare SENZA utilizzare piatti e posate (solo tovaglioli di carta). Se proprio non avete tempo e voglia di cucinare potete portare un pezzo di pane e un pezzo di formaggio, tagliato a cubetti. Vietati popcorn e patatine!
Di tutta la parte delle bevande, bicchieri, tovaglioli, si è occupata la Biblioteca TBQ.
GRAZIE A TUTTI
la serata terminerà entro le ore 24.00

giovedì 22 aprile 2010

Parole da viaggio

mancano poche ore!
dopo tanti incontri preparatori; dopo aver lavorato alla costruzione di una corposa bibliografia sul tema del viaggio, siamo PRONTI!
venerdì 23 aprile dalle ore 19.00 comincia Parole da viaggio, serata di lettura condivisa.
gli oltre 40 lettori vi aspettano.

mercoledì 21 aprile 2010

quattro e quattr'otto parole sul progetto


se sei un lettore accanito, ma anche un lettore occasionale...
ma soprattutto se sei un lettore curioso...
consulta il sito booksweb.tv

lunedì 19 aprile 2010

lentamente muore chi non viaggia

sul muro dell'Istituto Tecnico per il Turismo "Livia Bottardi" di Roma

Fusoradio

la serata di lettura condivisa del 23 aprile 2010 PAROLE DA VIAGGIO si potrà anche ascoltare in diretta su Fusoradio.net

domenica 18 aprile 2010

fiori sul tram

borsa a fiori con fiori

libri














Nei viaggi solitari esiste una pienezza diversa di sé.

La possibilità di vivere in territori neutri, in mezzo a persone che abitualmente parlano una lingua diversa, il fatto di adattarsi ad un’architettura e a un paesaggio stranieri, producono uno spiazzamento delle nostre certezze e, se si è veramente onesti e sinceri, permettono di scoprire chi si è. In sostanza, tutti i viaggi che si fanno sono solo la figura di quell’altro viaggio all’interno di noi stessi che inizia nel momento in cui nasciamo e finisce quando Dio vorrà. Non c’è viaggio più avvincente di quello che ognuno può fare alla scoperta di sé.
E ci sono, naturalmente, molti modi per fare questo viaggio.
Pier Vittorio Tondelli, L’abbandono

mercoledì 14 aprile 2010

Svolgimento

Ieri la signora maestra ci ha portato a fare la consueta gita in autobus (linea S) per fare interessanti esperienze umane e capire meglio i nostri simili. Abbiamo socializzato con un signore molto buffo dal collo molto lungo che portava un cappello molto strano con una cordicella attorno. Questo signore non si è comportato in modo molto educato perché ha litigato con un altro signore che lo spingeva, ma poi ha avuto paura di prendersi un bel ceffone e è andato a sedersi su un posto libero. (...)
Due ore più tardi abbiamo incontrato lo stesso signore col collo lungo che parlava davanti a una stazione grandissima con un amico, il quale gli diceva delle cose a proposito del suo cappottino.
La signora maestra ci ha fatto osservare che questo episodio è stato molto istruttivo perché ci ha insegnato che nella vita accadono molte coincidenze curiose e che dobbiamo osservare con interesse le persone che incontriamo perché potremmo poi reincontrarle in altra occasione.
Raymond Queneau, Esercizi di stile

sabato 10 aprile 2010

prima corsa del 14

grazie a Marcello Piacentini del Centro Anziani 'Luigi Petroselli-Quarticciolo' e all'archivio fotografico del quotidiano L'Unità, recuperata una foto del 22 maggio 1958: prima corsa del tram n. 14 da via Lucera (ora viale Palmiro Togliatti)

martedì 6 aprile 2010

L'isola più isola che c'è

Non ci sono strade, non ci sono teorie, così salgo, un passo dopo l'altro, lungo le mulattiere ripide. L'unica pianta riconoscibie è l'erica. Guardo giù. L'isola non ha insenature, per questo è difficile attraccare, per questo motivo si rimane facilmente bloccati. Per questo motivo, forse, per tutto il medioevo l'isola di Alicudi restò disabitata.
Salgo, supero muri a secco, terrazzamenti, muli marroni stracarichi che si inerpicano verso le case distribuite sulla salita, le case si trovano solo sul versante orientale. Ad Alicudi non si va da nessuna parte, o si sale o si scende. Il vento soffia dal mare, le brezza prima scompliglia il mare, poi prende a salire, scala la parete. Il vento porta il rumore delle onde che rovistano la costa, il gorgogliare della risacca. Alicudi è un grande e unico vulcano muto, la vita è scandita solo dal traghetto che arriva e riparte. Qui finisce il mondo...
Francesco Longo, Il mare di pietra. Eolie o i 7 luoghi dello spirito